
“Abbiamo trovato quella che pensiamo sia la prima proteina che potrebbe permettere al cervello di monitorare la temperatura fisiologica – spiega Charles Bourque, primo autore dello studio – ed è importante perché contribuisce a farci capire come il cervello rileva il calore ed attiva lo stimolo della sete”. Nel dettaglio, la proteina regola il flusso di ioni attraverso la membrana cellulare, un meccanismo cruciale nel bilanciare i fluidi corporei.
“Alti livelli di sodio – si legge in un commento sul sito In a Bottle (www.inabottle.it), che ha riportato lo studio – possono provocare la ritenzione dei liquidi ed in seguito l’insufficienza cardiaca o un trauma cerebrale. La proteina può aiutare a prevenire questo tipo di problemi”. I ricercatori guidati da Bourque stanno studiando come fa il cervello a regolare i fluidi interni ed esterni alle cellule in un organismo vivente. Poter controllare quanto sono diluiti o concentrati potrebbe essere la base di partenza “per sviluppare in futuro determinati test o terapie contro certe patologie, scatenate proprio da questo squilibrio di liquidi e di ioni, che si vedono comunemente negli interventi d’urgenza dei Pronto Soccorso”.
